22 Set AIDA, una strategia semplice per acquisire nuovi clienti
Abbiamo deciso di creare un articolo per spiegarti bene come il modello AIDA potrebbe funzionare per la tua azienda
Da molti considerata una teoria di marketing molto semplice, non in grado di raggiungere gli obiettivi, il modello AIDA è però una formula che in molti casi funziona, soprattutto quando strutturata all’interno di un piano di marketing.
AIDA è un acronimo di quattro termini:
A – Awareness – Attenzione
I – Interest – Interesse
D – Desire – Desiderio
A – Action – Azione
É un modello creato apposta per catturare l’interesse dell’utente.
Oggi, in modo particolare, non è più così facile catturare l’attenzione del pubblico. Siamo costantemente bombardati da milioni di informazioni, pubblicità, colori, immagini. Non è facile essere il puntino che risalta nel mare di imput che vengono lanciati.
Andare a caso e provare a fare la giusta pubblicità a spanne serve a poco, andare per tentativi serve a nulla.
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Vediamo perché il modello AIDA può essere un buon modello all’interno del nostro piano marketing e della nostra strategia.
Analizziamo la A, l’attenzione.
Non occorre “sbracciarsi” per catturare l’attenzione del nostro contatto.
Bisogna lavorare sugli stimoli che costantemente gli vengono suggeriti, cercarne di nuovi e di diversi. È necessario focalizzarsi sul perché certi stimoli vengano selezionati e presi in considerazione dal pubblico piuttosto che altri.
Lo stimolo esterno che dobbiamo dare all’utente deve essere fuori dal suo controllo iniziale. Non deve dipendere direttamente dalla sua volontà. Deve apparire senza avviso, quasi per caso e sorprenderlo, catturando così la sua attenzione. Attenzione che a quel punto è molto più sincera di un “potrebbe forse essere di mio interesse”.
I – Interesse
Una volta catturata l’attenzione è necessario far passare però un messaggio.
Il messaggio deve suscitare interesse, diventare coinvolgente per il cliente.
Qui gioca la creatività, la fantasia.
Attraverso i giusti testi, le giuste immagini, i video è possibile creare una buona aspettativa in grado di invogliare a fare ricerche sul prodotto, sull’azienda.
Sarà quindi l’utente stesso a scavare bene per capire che saremo utili per lui, necessari.
Attenzione + Interesse fanno quindi approfondire il contatto
Il Desiderio è ciò che muove tutto, siamo al terzo step dell’acronimo: la D
Nel modello AIDA il desiderio gioca un importante fattore. È lo stimolo che muove tutto.
Il desiderio è l’aspetto più umano di questa teoria, gioca con l’emotività, con il sentimento.
Desiderare è qualcosa che ci permette di raggiungere degli obiettivi, che siano l’acquisto di un dato prodotto o una posizione lavorativa. È la benzina delle aspirazioni umane.
Il desiderio è qualcosa che nasce attraverso l’impulso, ed è con questo impulso che noi possiamo muoverci.
Attenzione + Interesse + Desiderio fanno sì che si arrivi all’
Azione, ultima lettera del nostro modello AIDA.
L’azione: la fase finale.
Il cliente grazie al nostro messaggio ha deciso di compiere la sua azione. Noi lo abbiamo solo accompagnato verso la conclusione. Ha raggiunto il suo obiettivo, il suo desiderio.
Abbiamo fin’ora spiegato cosa vuol dire AIDA, abbiamo visto come riesce a generare curiosità, desiderio e come può condurre il cliente verso l’azione.
Ma non bisogna fermarsi qui.
Stiamo accompagnando il cliente verso un potenziale acquisto. Dobbiamo allora mostrargli che può affidarsi a noi.
Generare fiducia in qualcuno che sta per compiere un acquisto può essere il pallino nel mare di imput di cui accennavamo prima.
Il bombardamento continuo nominato prima potrebbe essere qualcosa che gioca a nostro favore però.
Una landing page studiata ad hoc può fare la differenza ad esempio.
Lavorare sui colori, sull’immagine, sul video, possono essere stimoli che accompagnano il possibile cliente verso la fiducia e successivamente anche verso l’acquisto.
Attenzione però, l’acquisto non deve essere spinto sin dall’inizio. Occorre far percepire all’utente che sta facendo la scelta giusta, che troverà in noi un partner e non qualcuno che vuole vendergli qualcosa.
Far percepire il desiderio del prodotto è la prima fase ed è possibile farlo attirando l’attenzione del possibile cliente nel modo giusto. Bisogna quindi studiare bene il primo impatto, l’immagine che si vuole dare all’azienda, cercando di seguire una linea ben definita.
Infine è bene dimostrare che siamo in grado di capire i bisogni, che cerchiamo la soddisfazione del cliente.